4.1 Pagina Html
L’ultima parte del progetto ha previsto la pubblicazione del dato in Internet. Ciò è stato realizzato con i softaware Global scape CuteFTP Pro 3.3 e Macromedia Dreamweaver 8. Con il primo sono stati trasferiti i dati sul server cartografico in rete Internet mentre con Dreamweaver 8 è stata creata la pagina Html

Fig. 41 Home page del sito www.alphaconsult.it/cgt
Sul lato destro sono stati elencati i vari comuni della provincia di Viterbo attraversati dall’antica via Clodia, a sinistra i vari progetti finora realizzati. Sia i comuni che i progetti andranno collegati con la mappa posta al centro della pagina.
Per trasferire i dati relativi all’area archeologica di Blera da Autocad 3D Map in Internet si utilizza dalla toolbar utilità il camando Export to Autodesk MapGuide. Naturalmente prima di questo procedimento, bisogna controllare che gli elementi puntuali, lineari e poligonali siano nel sistema di riferimento UTM 33 (si rimanda al cap. 3). A questo punto, con il modulo MapGuide Author, per la visualizzazione in legenda degli elementi puntuali, lineari e poligonali si andranno a creare dei nuovi layer. Per il procedimento si rimanda alle figure in sequenza

Fig.42 Creazione di un nuovo layer puntuale

Fig. 43 Passaggio successivo per la creazione di un nuovo layer puntuale

Fig 44 Definizione dello stile di visualizzazione dei punti
Il procedimento esplicato nelle tre figure precedenti deve essere fatto anche per linee e poligoni

Fig.45 Legenda in Internet
A questo punto dopo il salvataggio della legenda della mappa si passa in Internet; prima vanno creati gli Sdf dalla toolbar utilità .Per ora si procede con gli elementi areali.
 
Fig, 46 Creazione del file Sdf poligonale
Nella pagina Html, cliccando sul progetto di Blera si accede all’elenco dei rinvenimenti archeologici.

Fig. 47 Elenco dei rinvenimenti archeologici a Blera
Il collegamento tra i siti e la mappa è stato fatto per ogni singolo rinvenimento attraverso il softaware Macromedia Dreamweaver 8 in congiunzione con MapGuide; i primi elementi ed essere collegati sono quelli areali. Per ogni oggetto (in MapGuide) sono state prese le coordinate in latitudine e longitudine, la scala di visualizzazione e il rispettivo handle riportando il tutto nella pagina Html. Con le coordinate si definisce la posizione del rinvenimento archeologico, con la scala lo zoom di visualizzazione e con l’handle la selezione dell’oggetto di interesse. Bisogna ricordare che ogni volta che in Autocad 3D Map viene disegnato un oggetto, automaticamente, viene creato un handle; esso è di particolare importanza poichè è l’identificativo dell’oggetto stesso.
Dalla home page, cliccando sui rinvenimenti archeologici, per ogni singola entità è possibile accedere alla scheda descrittiva

Fig. 48 Elenco dei rinvenimenti nella pagina Html con coordinate, scala ed handle
Con il tasto preview posto in alto, nella toolbar, si accede all’elenco e da qui, cliccando su un rinvenimento viene visualizzata la rispettiva scheda descrittiva. Va sottolineato che la scheda trova la sua origine in ambiente Gdl Info Map & Metadata server.
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Fig. 49 Visualizzazione di un’evidenza archeologica di tipo poligonale

Fig. 50 Scheda descrittiva di una entità poligonale
Dopo aver realizzato il collegamento tra l’elenco e gli elementi areali presenti nella mappa, anche per le linee si va a creare l’Sdf. Bisogna però ricordare che quando è stata effettuata la sovrapposizione tra la carta tecnica e quella archeologica, tramite il comando , si sono apportate delle modifiche a quelle linee che avevano una ubicazione diversa da quelle riportate nella carta archeologica del 1976. Proprio per questo le linee ‘spostate’ risultano avere un nuovo handle. Dopo l’importazione del file delle polilinee in ambiente Autocad 3D Map, cliccando sulla linea spostata e dalla tastiera del computer, tramite il comando list, è possibile visualizzare il nuovo handle così come riportato nelle figure successive

Fig. 51 Selezione di una linea e comando list

Fig. 52 Valore di handle riferito alla linea selezionata nella figura precedente
Manualmente, nel database, tale handle è andato a correggere quello esistente. A questo punto si procede con la creazione dell’Sdf (utilità, map, tools, import from Autodesk to Map Guide) e, tramite il campo key, si fa una query tra il file delle linee modificate e quello precedente alle modifiche. In quest’ultimo file si andranno ad aggiungere i seguenti campi: key, label, tipo_presenza, toponimo, descrizione, autore, titolo, anno, note, nome_inserimento.
Il passo successivo sarà il trasferimento dell’Sdf in Internet tramite il softaware Global scape CuteFTP Pro 3.3. Da qui il collegamento tra l’elenco dei siti e le rispettive entità lineari (tramite identificazione delle coordinate, scala e inserimento dell’handle).

Fig. 53 Selezione di un elemento lineare

Fig. 54 Scheda descittiva di un elemento lineare
Si passa agli elementi puntuali. Per questi non necessita la creazione dell’Sdf, poichè per i punti, a differenza di linee e poligoni esiste già un file grafico. Così si procede ad importare il database da Access

Fig. 55 Importazione del fille dei punti dal database
Anche per gli elementi puntuali sono state apportate delle correzioni; si procede come esplicitato alle pagine 40,41. Dopo l’Sdf, tramite il campo key, si fa una query tra il file dei punti modificati e quelli precedenti alle modifiche
Si procede perciò al collegamento tra i siti elencati e i rispettivi elementi puntuali

Fig. 56 Selezione di un elemento puntuale

Fig. 57 Scheda descrittiva dell’elemento puntuale
Dalla pagina Html, a sinistra, è possibile visualizzare gli altri progetti realizzati per il comune di Monte Romano, Tuscania, Vulci e Castro. In realtà da questi lavori sono state estrapolate le sole informazioni di interesse archeologico-naturalistico. Dopo aver scontornato in Autocad 3D Map l’area di interesse e, dopo aver riconosciuto i punti di interesse archeologico, per ogni comune menzionato in precedenza, è stato fatto il collegamento con la mappa nello stesso modo in cui si è preceduto per l’area archeologica di Blera, dalla legenda della mappa alla creazione degli SDF, al collegamento vero e proprio.

Fig. 58 Progetto dell’area archeologica di Vulci
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